Con una corretta alimentazione, sana e ben variata si possono introdurre quantità adeguate di tutte le vitamine di cui abbiamo bisogno.

Mentre le carenze vitaminiche hanno afflitto per lungo tempo l’umanità e tutt’oggi le regioni povere del mondo ancora ne soffrono, in occidente sono praticamente scomparse, ed oggi, paradossalmente, è più alto il rischio di ipervitaminosi per lo smodato utilizzo di integratori.

Le più frequenti ipervitaminosi si verificano assumendo in eccesso le vitamine liposolubili A, D, E e K. Mentre infatti alcune vitamine, come la C e le vitamine del gruppo B, che sono solubili in acqua, se assunte in eccesso vengono rapidamente eliminate nelle urine, le vitamine A, D, E e K, che non sono solubili in acqua per la loro natura chimica, vengono immagazzinate nel fegato e nel grasso corporeo, e possono essere eliminate molto lentamente.
Assumere dosi eccessive di queste vitamine attraverso l’alimentazione è estremamente difficile se non impossibile. Al contrario, se si fa uso di integratori il rischio è molto più alto.

Perciò, se abbiamo paura di non introdurre sufficienti quantità di vitamine, partiamo dalle cose più semplici: variamo la nostra alimentazione, consumando alimenti diversi. Non serve ricorrere subito alla “pillolina” magica. Gli integratori, utilizziamoli quando sono realmente necessari e dopo aver chiesto consiglio al medico….. anche perché non sempre gli effetti sono quelli sperati!

 

Bibliografia ed approfondimenti:

Vitamine – Istituto Superiore di Sanità (www.issalute.it)

Ministero della Salute. Apporti giornalieri di vitamine e minerali ammessi negli integratori alimentari (rev. marzo 2018)

European Food Safety Authority (EFSA). Tollerable upper intake levels for vitamins and minerals (2006)

Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione (INRAN). Linee Guida per una sana alimentazione italiana

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